May 162017
 

Tempo fa avevamo notificato come l’aggiornamento dei sistemi mobili ad iOS 10.3.1 introducesse un problema su IMAP, tale per cui veniva ignorato l’IMAP prefix PATH, con la conseguenza di non riuscire più a distinguere le cartelle IMAP dalle cartelle di file dentro la propria home, crash dell’App in caso di molte cartelle, eccetera.

Con l’aggiornamento ad iOS 10.3.2, uscito ieri, il problema si risolve. Unico avvertimento: DOPO l’aggiornamento, è NECESSARIO riconfigurare il proprio account di.unito.it sul dispositivo aggiornato, per ripristinare il comportamento corretto.

Vi ricordiamo le impostazioni del nostro server di posta, tramite gli screenshot qui sotto:

Mar 302017
 

Stiamo rilevando un serio bug nell’ultima versione di iOS (sistema operativo dei device mobili Apple, iPAD, iPhone ecc.): nella configurazione della posta elettronica di dipartimento viene ignorato il prefix “mail”, pertanto quando si apre la propria casella di posta sul telefono, vengono lette TUTTE le cartelle della propria home. Questo significa intanto che le vostre cartelle di posta sono nascoste dentro una sottocartella “mail” (che è quella che su pianeta contiene le sottocartelle di posta diverse dalla Inbox) e, conseguenza peggiore, se avete molte sottocartelle e molte ramificazioni nella vostra home su pianeta, il client fa una scansione di tutti i rami e rischia di bloccarsi e mandare in crash il programma.

Pertanto, fin quando non sarà rilasciato un bugfix per questo problema, si consiglia CALDAMENTE di NON AGGIORNARE il proprio iPhone o iPad ad iOS 10.3. Questo anche perché, se non si è fatto un backup del proprio device prima di aggiornare, non è possibile tornare alla versione precedente del sistema operativo, perché cambia il file system del sistema operativo e non è retrocompatibile.

Vi avviseremo in caso di novità sull’argomento.

Nov 292016
 

Buongiorno,
sperando di fare utile prevenzione, vi segnalo un pericolo al momento presente sulla rete.

E’ notizia di questa settimana che le piattaforme Facebook e Linkedin sono oggetto di un attacco volto alla diffusione, attraverso immagini via chat, del temuto Ransomware Locky.
Sebbene non sia stata ancora dichiarata la vulnerabilità dalle piattaforme, si sono verificati già numerosi casi nel mondo di persone che si sono viste inviare da amici o sconosciuti delle immagini, prima attraverso svg files, ora anche jpg, che una volta aperte innescano l’esecuzione del ransomware fino al completamento della cifratura dei file del malcapitato.

Si tratta di immagini compromesse e che non vengono automaticamente aperte nel browser ma per le quali si richiede l’apertura dell’immagine stessa dopo il download.

Vi invito quindi a porre attenzione in caso riceveste files di questo tipo e a verificare con il mittente l’eventuale autenticità del file.

Per chi volesse approfondire l’argomento:

Beware! Malicius JPG Images on Facebook Messenger Spreading Locky Ransomware

Locky

Oct 182016
 

Il servizio datacloud di dipartimento (https://datacloud.di.unito.it) è direttamente integrabile come repository della piattaforma Moodle del Corso di laurea in Informatica.

Nell’help in linea del servizio datacloud (accesso via web) ci sono le istruzioni su come attivare il repository personale e quindi accedere direttamente da Moodle ai propri dati su datacloud!

Servizio ICT

Jun 102016
 

A seguito dell’aggiornamento obbligatorio del certificato digitale in via di scadenza, che è a protezione del sistema di posta elettronica, può accadere che programmi di posta, in particolare thunderbird, durante l’accesso o la spedizione di messaggi, lamentino che la connessione non è sicura, poichè il certificato digitale “nuovo” non è correttamente verificabile.

Se ciò accade, salvate l’allegato a questa email, e importatelo all’interno del programma di posta, nell’elenco delle Certification Authority riconosciute e valide. In un thunderbird recente questo si può fare dal menu

Strumenti -> Opzioni -> Avanzate -> [Tab] Certificati -> Mostra certificati -> [Tab] Autoritá -> Importa

si seleziona il file in allegato e alla richiesta di abilitarlo, si spuntano tutte e tre le caselle e si conferma la scelta.

Successivamente a questa semplice operazione, la spedizione e ricezione dei messaggi avverrà senza alcun altro messaggio di allarme.

NB: Il certificato attuale è ancora quello “vecchio” per consentire a tutti di attuare le istruzioni di cui sopra prima del 14/6/2016, data in cui provvederemo al cambio effettivo, al cui seguito potranno verificarsi gli scenari descritti. Il consiglio comunque è di procedere all’operazione descritta, così al cambio di certificato non si verificheranno avvisi e/o disservizi.

Grazie della collaborazione.

Feb 102016
 

Buongiorno,
globalmente stiamo assistendo ad un notevole incremento degli attacchi informatici veicolati tramite allegati a email apparentemente lecite.
Sempre più spesso arrivano messaggi di posta elettronica riportanti sedicenti scansioni di file, modulistica da compilare, archivi zip da aprire, bollette errate.

Il Servizio ICT vi invita ad eliminare immediatamente qualsiasi email il cui mittente sia sconosciuto, e a porre particolare attenzione anche quando il mittente sembra un utente legale del dipartimento: è purtroppo insita nel protocollo di posta elettronica la possibilità di impersonare il mittente e spesso questa opportunità viene sfruttata dai malintenzionati per superare la barriera psicologica naturale che ci porta a diffidare di chi non conosciamo, e a fidarci di chi invece conosciamo.

Valutate sempre se la comunicazione ricevuta ha un senso in relazione al mittente, ed in caso di dubbio NON scaricate e NON aprite allegati, il fenomeno allarmante del RansomWare (virus che si appropriano dei vostri documenti che possono essere riottenuti solo pagando un riscatto, e in realtà nemmeno pagando…) è in forte espansione e gli strumenti antivirus fanno ciò che possono, ma non esiste la garanzia al 100% che una email sia effettivamente esente da virus o trojan.

Invitiamo anche a verificare periodicamente che l’antivirus sia installato, attivo e aggiornato (al momento usiamo McAfee VirusScan, ora acquisito da Intel Security) per garantirvi la maggior protezione possibile. Rammentiamo anche che i vari servizi di cloud storage non garantiscono al 100% l’integrità dei documenti in caso di attacchi tipo “CryptoLocker”, e il rischio di perdere gran parte dei documenti resta elevato.

Siamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento,
grazie della collaborazione.

Dec 112015
 

 Istruzioni per l’installazione:

Prima di tutto vi consigliamo di rimuovere le stampanti ormai dismesse dal Dipartimento, in particolare Fotodida2 e Fotocol.

Quindi seguite le istruzioni passo passo a seconda del vostro sitema operativo.

Windows 7/8

MacOS

Linux


Windows 7/8

Per installare la nuova stampante a colori su sistemi Windows bisogna eseguire i seguenti passi.

  1. Dal pulsante “Avvia” (“Start” o dalla dashboard iniziale) selezionare la voce “Dispositivi e Stampanti
  2. Dalla finestra selezionare il tasto “Aggiungi stampante
    foto01
  3. Nella finestra “Aggiungi stampante” interrompere la ricerca automatica e selezionare la voce “La stampante desiderata non è nell’elenco
    foto02
  4. A questo punto selezionare l’opzione “Seleziona stampante condivisa in base al nome” e aggiungere nella text area “\\printercluster\Fotocol1” come da immagine
    foto03
  5. Il PC dopo aver individuato la stampate e scaricato i drivers dal server di stampa finalizzerà l’installazione della nuova stampante
    foto04
  6. Quindi l’installazione risulterà terminata e sarà possibile impostare eventualmente la stampante come predefinita

 

MacOS (AGGIORNATO 16/01/2017)

Chi possiede un computer con questo sistema operativo, può utilizzare il server di stampa “olaf”, per installare le stampanti dipartimentali e stampare, senza necessità di cercare i driver, che vengono automaticamente distribuiti dal server.

  1. Le stampanti sono automaticamente disponibili attraverso Bonjour, con il nome “<Codadistampa>@olaf”, tra le stampanti visualizzate dall’applicazione “Preferenze di Stampa” del sistema operativo.
    printers
  2. NOTA BENE: come per le altre stampanti condivise, alla prima stampa verranno richieste le credenziali di autenticazione per stampare. Dal momento che le stampanti si trovano sul dominio di Dipartimento, le credenziali da utilizzare sono:
    • Nome utente:
      • Per versioni di Mac OsX precedenti alla 10.7 (Lion) DIPINFO\<login di dipartimento>
      • Per Lion e successive: <login di dipartimento>
    • Password: password di dipartimento

  3.  Di default la periferica è configurata per stampare in B/N. Per attivare la stampa a colori seguire le seguenti indicazioni:
    1. Nella finestra di dialogo per la stampa (CMD+P), nella visualizzazione dettagliata, selezionare la voce “Caratteristiche Stampante”
    2. In entrambi i menu a tendina chiamati “Selezione Colore”, selezionare la voce “Quadricromia”

 


Linux

WORK IN PROGRESS

Dec 032015
 

Di seguito l’annuncio della disponibilità del nuovo client “owncloud”.

 

Hi all!

We just published new versions of our ownCloud clients for desktop, Android and iOS. All clients introduce a new feature: the ability to share files to users on the ownCloud server. While the desktop and iOS client already had the ability to send public links, users had to use the web interface to share directly to groups or users on their ownCloud server.

See the this android share dialog for an example of what is now available in all clients: https://owncloud.org/wp-content/uploads/2015/11/android-share.png

Besides this, all clients introduce some other features. Find more details in our blog post on https://owncloud.org/?p=9229

Note that the Linux versions are still in the process of building, not all are finished.


Oct 192015
 

Con l’avvento della versione 38 di Thunderbird, alcune API utilizzate nel plugin sono diventate obsolete e quindi il plugin stesso non può più funzionare. È disponibile pertanto una nuova versione del plugin alla url  https://www.di.unito.it/dl  che risolve i problemi sopra elencati ed aggiunge una nuova funzionalità, quella che consente di inviare al destinatario un “grant” per l’upload di file.

Consigliamo vivamente di rimuovere il vecchio plugin PRIMA di installare la versione nuova, poiché è stato necessario un cambio di UUID del plugin e pertanto il normale modello di aggiornamento sarebbe inefficace.

il Servizio ICT.

Oct 192015
 

Su indicazione del direttore, della giunta di dipartimento e con la conferma dei responsabili degli account, stiamo procedendo alla rimozione degli account personali obsoleti.

Alla chiusura dell’account i dati sono archiviati su DVD e sono a disposizione degli aventi diritto. È possibile concordare con il Servizio ICT il download dei propri dati, al fine di facilitare la consegna degli stessi, qualora sia troppo complessa la consegna di persona del media fisico.

Buon lavoro.